La cultura è il principale veicolo della politica. La politica dovrebbe invece essere motore della cultura. Cultura e politica stanno insieme, in rapporto profondo, stretto, essenziale.

di Emiliano MORRONE

Nell’era renziana del vuoto, sembra ignorarlo l’assessore Milena Lopez (in foto, nda), che a San Giovanni in Fiore (Cosenza) ha la delega alle Politiche culturali. In una nota stampa si legge del patrocinio dell’assessorato, addirittura «nella persona dell’assessore», riguardo alla presentazione di Don Nunnari racconta la sua Calabria, volume del giornalista Attilio Sabato.

L’iniziativa si terrà domani, nel pomeriggio presso la biblioteca comunale. Sarà il racconto dell’esperienza dell’ex vescovo di Cosenza, già presidente della Conferenza episcopale calabrese, noto per le benedizioni agli ultimi e la condanna della ‘ndrangheta.

Nunnari è anche legato all’anomalia dell’Abbazia florense (di San Giovanni in Fiore), dentro cui si trova una casa di riposo accreditata con l’avallo della curia cosentina. Lì, negli anni della carità 1.0, vi realizzò una bella opera dei poveri don Umberto Altomare, di recente ricordato proprio dall’allora vicario di Nunnari, l’odierno vescovo Leonardo Bonanno, il quale nel 2006 firmò la cessione di quell’ospizio a imprenditori che ne fecero una rsa lucrativa.

L’assessore Lopez, forse presa dal patrocinio nella sua persona, avrà scordato che il Comune è in causa con la Curia di Cosenza, giusto per la storia di quei locali dell’Abbazia, di proprietà municipale. L’avrà dimenticato oppure ritiene che tutto faccia brodo, in questo tempo di giustapposizioni, silenzi e mescolamenti?

Da assessore io non avrei patrocinato l’appuntamento in questione, perché quella vicenda dell’Abbazia florense, su cui il vescovo Nunnari chiuse gli occhi, chiede ancora giustizia, umana e divina.

Emiliano Morrone