San Giovanni in Fiore, la crisi politica nel botta-risposta con il dottore Mauro
Carissimo Vincenzo,
due cose non mi sono mai piaciute della politica più recente: la personalizzazione e il silenzio.
di Emiliano MORRONE
Oggi la critica politica è scambiata per attacco, sul presupposto, filosofico-dogmatico, che il politico sia infallibile. Altro aspetto, sottovalutato dai partiti negli ultimi anni, è il desiderio (dei cittadini) di partecipazione al farsi della politica; desiderio cui segue il diritto di obiezione-opposizione, pur senza bandiere o rappresentanze in consigli comunali, provinciali, regionali o alle camere del parlamento.
Ti sfugge, come sfugge al sindaco, al vicesindaco, al presidente del Consiglio comunale e a diversi consiglieri di maggioranza, che la politica comunica con strumenti nuovi e che tv e giornali hanno sempre meno impatto nell’opinione più attrezzata.
In questo processo, in costante evoluzione, la politica è stata obbligata a interagire con le masse, che non necessariamente sono d’accordo coi governanti, se in rete esse tacciono. Ancora, però, non l’avete afferrato; manco per sogno.
Tu e la tua parte non avete provato a valutare, a quantificare l’impopolarità raggiunta dalla vostra maggioranza. Avete a riguardo mezzi ancora remoti: non di rado vi basate su mere apparenze di chi vi incontra e saluta. Voglio dire che non vi soffermate sui fatti, non più. Non lo fate perché anche voi, che iniziaste l’avventura di governo prospettando un cambiamento di libertà, avete ceduto al potere – quale, poi? – che vi ha presto soggiogati, ridotti a esecutori passivi dell’imperio dei capi, “boss” di partito.
Intanto, avete dimenticato in fretta il tripudio conseguente alla vittoria elettorale del 2011: avete cancellato dalla vostra mente quelle scene di giubilo e speranza collettivi che scandirono il passaggio in città del sindaco Antonio Barile come un santo laico, un nuovo battista.
Avete dimenticato le battaglie per cui avevate giurato impegno, fermezza e autonomia.
Non avete proposto un tubo per l’ospedale. Potevate salvare il punto nascite, dato che il diritto alla salute, costituzionalmente garantito, è preminente rispetto alle sciocche convenzioni ministeriali. Invece avete accettato, sordi, muti e ciechi, gli ordini del governatore regionale, autore di un inutile piano di rientro nella sanità, redatto a contentare la sua provincia elettorale e forse delle cliniche private. Tutto questo, lo sappiamo benissimo entrambi, è stato occultato con scuse picciole e fuori luogo: i casini di quegli altri, cui una volta al governo avete continuato a rimproverare ogni cosa; finanche le impennate dello spread e, c’è mancato poco, le scie chimiche e il caso Shalabayeva.
Così, ve l’ho scritto insistentemente ma siete rimasti col becco serrato, avete confuso il vostro ruolo, che era soltanto di amministrare. Avete fatto l’opposizione alle vostre controfigure, vestendo gli stessi panni dei vecchi avversari.
Vogliamo dire che non è così? Come diavolo spiegate l’ingerenza diretta o indiretta di estranei nell’attività del municipio – io ho le spalle d’acciaio per i miei servizi, che sono, sottolineo, un pollare di elementi – su cui i socialisti hanno puntato l’attenzione anche con atti ufficiali? Come giustificate il mutismo e immobilismo penoso che avete tenuto sull’affare Abbazia florense, dopo averne ammesso la gravità in consiglio comunale?
Soprattutto, che cosa avete combinato per la città, oltre ad aumentare le tasse e far sprofondare l’essenziale, dai vigili urbani alla raccolta dei rifiuti? Che cosa avete fatto per il lavoro effettivo? Quali sono stati i vostri progetti in proposito? Quale l’esempio per i giovani, quello dell’assistenza a pioggia e dell’obolo elettorale allo Scopelliti-Loiero di turno?
Puoi dire ad Astorino e soci di elencare delle azioni memorabili dell’attuale amministrazione, di scendere sul terreno del confronto pubblico, di cui, a quanto pare, avete profondo timore? Sì, perché è comodo prendersela con “Pallapalla”, farlo diventare il capro espiatorio, l’argomento con cui sanare la vostra inadeguatezza e incapacità. Io sono stato tutt’altro che tenero o apologetico nei confronti di Oliverio. Tuttavia, la vostra insistenza sui suoi emissari ha stancato. Per tre anni buoni non avete prodotto alcunché, se leviamo l’azione encomiabile per la proprietà comunale del palazzo dello sport, né vi siete prodigati per ricevere finanziamenti europei o combattere l’evasione tributaria. Il che si è rivelato fatale, come sappiamo.
San Giovanni in Fiore è diventata una città a uso e consumo di chi si fa la sua legge, che occupa ciò che vuole mentre i soliti fessi pagano le tasse e reggono la baracca.
Non ci sto, Vincenzo, a sentirmi dire che siamo in tempi difficili, mentre scorre in piena evidenza l’inerzia di questa amministrazione comunale. In breve il mio amico Renato Bellofiore, sindaco di Gioia Tauro, ha portato al 70%, partendo dal 6%, il pagamento dei tributi comunali, evitando aumenti soprattutto per l’Imu. E lì siamo in una zona veramente calda, dove, però, sono stati staccati senza esitazioni i tanti allacci abusivi all’acqua pubblica. Qui, come sai, in un momento in cui vari Comuni calabresi si stavano organizzando per rinegoziare le tariffe dell’acqua, aumentate illegittimamente, il nostro Comune ha pagato in unica rata più di un milione per la gestione Sorical, peraltro società con inquisiti per diversi casi; per esempio per l’invaso dell’Alaco, nel Vibonese.
Di che cosa vogliamo parlare, Vincenzo? Perché dici che Astorino è una persona di cultura e intendi che questo ti basti a votare contro la mozione di sfiducia che lo riguarda? Può anche essere che l’odierna mozione non abbia motivi di dissenso reale; che Francesco Gallo, tra i primi sostenitori di Astorino contro la precedente mozione di sfiducia, stia spingendo per una sua nomina in giunta. Io in queste cose non ci entro, me ne tengo lontano. Peggio, se vi fossero mire personali sareste una compagine unita e chetata da piccole compensazioni.
Io faccio un discorso politico: non ha senso continuare con questa gestione del Comune, che da qui in avanti sarà anche mutilata per causa del dissesto. La responsabilità, ove voleste proseguire, è tutta e solo vostra. Io vi esorto a rompere le righe.
Se però intendete perseverare, rispondete con chiarezza ad alcune poche domande, che qui resteranno impresse, indelebili. Quali saranno le priorità del governo locale? Avvierete la raccolta differenziata con la forza lavoro di cui disponete, pagata dalla Regione Calabria? Imporrete all’amministrazione regionale e sanitaria le richieste dei cittadini sull’ospedale di San Giovanni in Fiore?
Attendo risposte dalla tua maggioranza, Vincenzo. Non da te, che già mi hai scritto.
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di Vincenzo MAURO
“VERITAS NUNQUAM PERIT”
Carissimo Emiliano,
ti ho letto ed ecco arrivo subito al nocciolo della questio, di cui tu argomenti.
– Io non ho firmato il documento per la decadenza del Presidente del consiglio dr Luigi Astorino,non perche’ non mi e’ stato proposto ,ne’ fatto visionare ne’ fatto pervenire all’orecchio neanche come notizia , ma perche’, anche se proposto, non lo avrei fatto.
-Pertanto io ,se arriva in consiglio ,io non voto per la sua decadenza.
– Io rimarro’ al mio posto, mi opporro’ alle false argomentazioni, con la forza della chiarezza che mi caratterizza,affinche’ prevalga la veritas “vincit omnia veritas”.
Oggi chiedere le dimissionidel Presidente del consiglio, con tanti problemi che viviamo, nel modo in cui sono state chieste ” sarebbe inadeguato alle sue mansioni”, e’ ingiusto,fuorviante, offensivo per la inteligenza dei sangiovannesi.
Non capisco perche’ un degno ed onesto cittadino,professionista debba subire questi attacchi denigratori .
In consiglio,tutti nella propia dignita’ di cittadini, laureati e non,onesti operai ed imprenditori, esigiamo rispetto.
La verita’ e’ un’altra.
Il “casus belli”,nel chiedere le dimissioni del collega dr Luigi Astorino, che io ritengo ,una persona perbene, colta ed onesta, e’ ridicolo e fuorviante.
L’opposizione,informata ed avvicinata,a differenza del sottoscritto,da alcuni colleghi di maggioranza, ha firmato e forse sbagliando nella sostanza del problema, ed ha fatto il mestiere di opposizione.
I componenti di maggioranza, ritengo che nel firmare e/o proporre, la dimissione del Presidente, da noi eletto a tale carica, in un momento di “Annus Orribilis”per il paese ed in un momento in cui bisognerebbe avere sentimenti di impegno “Pro Patria”, per il nostro amato paese ,hanno aspirazioni diverse e forse anche giuste: il rimpasto della componente amministrativa.
Cosa c’entrano le dimissione del dr Astorino, quando abbiamo tanta carne a cuocere:la sanita’ cittadina, le tasse , il lavoro che manca, il dissesto che sta arrivando e va modulato, pensato, argomentato ecc.
E poi anche l’eventuale rimpasto della giunta, poteva essere un argomento discutibile, proponibile.
Si e’ proposto un “casus belli”, forse offensivo,senza motivazioni: si dobbiamo dirlo: Il collega Astorino, vive con piu’ vicinanza le vicissitudini del sindaco Barile,come politico e come amico ; ma questo puo’ essere censurato, denigrato ,se ‘ e’ un sentimento di valori umani nobili?
Certamente presto o prestissimo si andra’ a votare.E giusto riflettere come pilotare il dissesto,riflettere,essere onesti moralmente,contraopporsi nel modo giusto, trovare una via equilibrata e corretta per il paese.
La storia sangiovannese ci raccontera’ dei veri e falsi eroi, di uomini e di mezzi uomini.
Un abbraccio: Vincenzo Mauro
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Kind Regards,
Hayden
Carissimo Emiliano,
Ci risiamo,mi obblighi a darti delle risposte;te le do brevi,senza fronzoli,dirette e senza disagio o timidezza.
Io ,tu lo sai, non sono stato coinvolto come amministratore,ho criticato,ho gridato,non ho cercato e lesinato cariche; tu lo sai io sono un battitore libero,mi da piu’ forza nelle idee e nella determonazione delle mie azioni.
Tu da “uomo errante”, ma legato con il cordone ombelicale a San Giovanni, cerchi sempre che anche qui nella nostra piccola societa’ si rinasca ” Post tenebrax lux”.
E’ una speranza che anche io sogno da molto.
Ecco in sintesi alcune risposte,come io le sento senza binzantinismi e logiche politiche.
Barile ha vinto,per lo schifo della vecchia politica che ormai aveva fatto venire il voltastomaco a tutta l’intera popolazione.
Ha fatto delle promesse,molte non mantenute;erono delle speranze e credo che la volonta’ di cambiare c’e’ stata; forse ci sono stati degli errori e molte cose non sono andate come si sperava sia per la grave situazione che si e’ trovata sia l’incombere della crisi generale di sistema. Ma io credo nella buona fede e nella volonta’ sincera di fare alcune cose con un sacrificio personale ; di certo e’ stata diversa la logica di gestire il potere per fini personali o di amici; questo nell’era Barile non c’e’ stato.
Per l’Ospedale si e’ lottato,in un quadro generale regionale ,dove molti territori hanno perso tutto.Noi potevamo ottenere di piu’, possiamo ancora ottenere di piu’?
Certo sarebbe stato per noi e per la popolazione intera un regalo immenso.
Per quanto mi riguarda,avrei fatto una Revolution, anche con note di rivolta popolare.Ma io non posso dire che il sindaco Barile la ha messa in secondo piano; unitamenti alla problematica degli Operai Sial Cooperative e’ stato al primo posto dei suoi pensieri;ci sono stati degli errori?si e’ ottenuto poco?di sicuro le opposizioni ,ci hanno marciato politicamente,chiedendo l’impossibile e pensando solo alla contraopposizione.Della parte politica avversa ,non ho sentito un discorso di vera fattibilita’; sempre paragoni e discorsi che potevano restare dei sogni se non essere utili solo alla propaganda.
Sull’abbazia io ho sempre parlato con forza e chiarezza e penso siano stati fatti dei passi importanti per una programmazione e risoluzione dei problemi in essere.
Per stringere le problematiche , aspetto da te un BEL DIBATTITO PUBBLICO; ti dico con sincerita’ il Blog non lo amo,per il tempo che non ho,per l’asetticita’ di rappresentazione.
Quanto e’ bello guardarsi negli occhi,parlare con la espressivita’ della mimica e dei toni, essere in ribalta, usare la retorica ed il sarcasmo.
Aspetto e mi prenoto ad essere un protagonista del confronto diretto,magari con tutti i rappresentanti della vecchia e nuova politica e perche’ no con personaggi calabresi importanti dei 5 stelle, simpatici rivoluzionari, onorevoli cittadini che ci riportano all’era di robespierriana memoria.Che fantastica e’ la storia!!!
Un abbraccio Vincenzo Mauro